Mal di gola è un termine con il quale ci si riferisce alle infiammazioni che colpiscono la parte posteriore del cavo orofaringeo. Queste infiammazioni possono essere di origine virale o batterica e assumono un nome specifico in base alla parte anatomica che colpiscono. È comunque possibile dire che esistono diversi tipi di mal di gola.

Parte interessata

Un primo modo per distinguere i vari tipi di mal di gola è dato dalla parte anatomica interessata.

  • Tonsillite. Le tonsille sono delle strutture secondarie della gola poste all’incirca ai lati dell’ugola. Quando queste strutture s’infiammano, si va incontro a una tonsillite (anche conosciuta come faringotonsillite). È subito riconoscibile perché le tonsille si arrossano, s’ingrossano e sono ricoperte da placche.
  • Faringite. Questo è il nome scientifico del mal di gola. La faringe è la parte della gola che si trova dietro le tonsille. L’infiammazione della faringe è la faringite. I sintomi sono quelli tipici del mal di gola: dolore, tosse, difficoltà a deglutire.
  • Laringite. Tra la faringe e la trachea c’è la laringe. È in questa struttura che si trovano le corde vocali e infatti la laringe è demandata alla fonazione. Non a caso, quando si contrae una laringite, oltre al dolore, tra i sintomi rivelatori può esserci un abbassamento della voce.
  • Tracheite. Continuando a “scendere” lungo la cavità orofaringea, s’incontra la trachea, il condotto attraverso il quale passa l’aria che si respira, condotto che termina con i bronchi. I sintomi di una tracheite possono comprendere tosse, bruciore, senso di oppressione quando si respira.

Queste quattro diverse infiammazioni sono spesso confuse tra loro perché condividono alcuni sintomi molto simili, come tosse e senso di bruciore. In realtà, distinguerli è il primo passo per trovare la giusta cura.

Origine

Un secondo modo, invece, è rappresentato dall’origine del disturbo. Si può distinguere, infatti, tra mal di gola virale e mal di gola batterico.

  • Mal di gola virale. Quasi sempre accompagnato da tosse e/o raffreddore, quello virale è la forma più comune di mal di gola e può essere provocato da oltre duecento virus. Nello specifico, il dolore alla gola può essere di lieve o di forte entità, con febbre (di solito mai alta) e mal di gola.
  • Mal di gola batterico. Anche se meno frequente rispetto al virale, bisogna prestare grande attenzione all’insorgenza di un mal di gola batterico che può essere causato da uno streptococco. Il forte dolore si accompagna a febbre alta e tonsille ingrossate.

Altre cause

Oltre all’origine virale e/o batterica, un mal di gola può essere causato anche da:

  • Sbalzi di temperatura. Il passaggio da un ambiente troppo caldo a uno troppo freddo (e viceversa) altera la capacità dell’organismo di mantenere la temperatura sui 37°C. Ciò può causare il mal di gola, dal momento che l’organismo non riesce a reagire prontamente al cambiamento.
  • Aria troppo secca. In inverno a causa dei riscaldamenti accesi, in estate a causa del condizionatore, può capitare che in un ambiente non ci sia il giusto tasso di umidità. In queste condizioni, la mucosa orofaringea non riesce a idratarsi adeguatamente e s’infiamma.
  • Allergie. La tosse allergica si riconosce perché è essenzialmente secca, accompagnata da asma e rinite, persistente e con lacrimazione degli occhi. Inoltre, di solito si verifica nei periodi di pollinazione.
  • Cattive abitudini. Il fumo e il fumo passivo sarebbero da evitare tassativamente.

Rimedi

In caso di mal di gola batterico, si può ricorrere agli antibiotici per curarlo. Prima di cominciare la cura, però, bisogna rivolgersi a un medico per accertare l’effettiva natura batterica della malattia, altrimenti l’antibiotico rischia di essere controproducente. Nel caso di mal di gola di origine virale, l’azione antinfiammatoria e analgesica di prodotti per trattare il mal di gola, come spray e pastiglie, agisce direttamente sulla zona infiammata e contribuisce al trattamento del disturbo.