Naso che cola, gola irritata, tosse e difficoltà a respirare: il raffreddore è una malattia molto diffusa. Ma non esiste solo la forma virale: il raffreddore può essere causato anche da un’allergia. I sintomi, seppure molto simili, consentono di distinguerli, e nel caso del raffreddore allergico è bene rivolgersi al proprio medico.

Come distinguere un raffreddore comune da un raffreddore allergico?

Sintomi

Il primo indizio per distinguerli è quello di considerare il periodo dell’anno in cui si manifestano i sintomi: il raffreddore influenzale coincide con la stagione più fredda dell’anno, mentre quello allergico tende a manifestarsi principalmente in determinati periodi dell’anno (soprattutto nel caso di allergia ai pollini, il disturbo si concentra nel periodo della fioritura delle piante).

Il raffreddore allergico, invece, si manifesta con congestione nasale più leggera, accompagnata da lacrimazione, occhi arrossati, secchezza della gola, starnuti frequenti, con poca secrezione nasale e muco più trasparente e liquido, e, in alcuni casi, anche un lieve dolore osseo.

La durata

La durata del disturbo consente di differenziare il raffreddore stagionale da quello allergico: mentre il primo scompare nell’arco di una settimana, il secondo persiste più a lungo, (nel caso dell’allergia ai pollini anche per tutto il periodo di fioritura delle piante).

Qualora si abbia il sospetto che il proprio raffreddore sia di origine allergica, è opportuno consultare il medico.